venerdì 25 gennaio 2008

la giornata politica: di ieri ed oggi

Sono state le parole di baruzzi e moscardini, con un intervento sull'acqua, e le dichiarazioni dei partiti della sinistra a far scattare la reazione di domenici: non basta più un patto di fine mandato, ci vuole di più. Lui se ne è andato a Roma, nella sede del Pd, a passare la giornata della caduta di governo. Ora che il voto nazionale è più vicino, anche quello fiorentino potrebbe seguire. Non a caduta, come sostengono i maligni ed il centrodestra, per dare una prospettiva nazionale al futuro del sindaco, ma come effetto delle fibrillazioni che sicuramente, con le elezioni politiche in vista, scuoteranno la sinistra ed avranno ripercussioni nella vita amministrativa di Palazzo Vecchio. un anno di trabocchetti, questo è quello che sospetta Domenici. Da sinistra, nessuno conferma questa posizione e si ribatte invece che c'è un altro tentativo: uccidere il centrosinistra prima che l'Unione nacqua, il Pd correrà da solo.

oggi, giornata della rinviata riunione di maggioranza, sarò la diplomazia a cercare di arginare la volontà del sindaco. Ieri sera Cioni ha già riunito i suoi per essere pronti a tutte le evenienze.

I grillini sono pronti a presentarsi

Chi conosce il sindaco da quando era in Fgci, propende per l'ipotesi di elezioni anche a Firenze.

Per la cronaca: con la crisi del governo e l'assenza del ministro della giustizi, salta al prossimo anno il trasloco del Palazzo di Giustizia. Coggiola, l'assessore, dopo aver fatto lunedì scorso l'incontro con il sottosegretario Scotti, tornato a Firenze ha acceso la tv, visto che Mastella se ne andava e da allora, non ha avuto più notizie.

ps i vertici regionali del Pd non credono si vada a votare, ancora meno che lo faccia per proprie intenzioni personali. Perchè se è così, cazzo, non mi interessa. Dice un autorevole esponente del Pd con l'amore per il doppio turno.

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